Nerina - Poesie

Piccoli pensieri

La solitudine
sta negli occhi
di chi guarda.
Se tu ti ami
nonostante tutto
nonostante tutti
siano silenzio,
la solitudine
è solo guardarsi
con gli occhi
degli altri.
Prova a guardarti
in uno specchio,
ad amare il tuo riflesso
nonostante tutto
nonostante tutti
siano rumore,
la non solitudine
è solo amarsi
da soli.

Bè...magari a vent'anni non si capisce molto la vita...però questa è una verità che ancora non sono riuscita a smentire.

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Madre

Il tuo viso
nel disamore
ha gl'occhi segnati,
rughe che sudano
stanchezza.
E tu che non sognavi
e non sapevi che
per amore si può morire.
Il tuo corpo
è un'armonia perduta,
scultura di abitudini,
deforme làscito
del desiderio.
E tu che raduni
la polvere degl'anni,
l'accarezzi
per non sentirti perduta.
Ma ecco dal tuo seno
due giovani volti
si distaccano
e chiamano il tuo nome.
E tu che ora ridi
e che da sempre sai,
nel tuo corpo rinato,
che dall'amore può nascere
amore.

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L'ombra della meridiana

L'ombra della meridiana
qui s'allunga
divide in due emisferi
la terra.
Seduta davanti il tempo
che pare immobile
in quel suo caduco
orizzonte,
attendo che la linea
si spezzi,
ch'ombra e luce
s'abbraccino,
si mescolino rapiti
da una forza d'amore.
Io e Te
a mani tese
col piede trattenuto
nel proprio confine,
siamo come il giorno e la notte
che non si guardano
mai negli occhi,
ma si sperano.
Ed io attendo ancora
quel miracolo,
quell'alito invisibile
di vento
che sollevi la terra
e faccia del buio e della luce
una cosa sola.


Davvero a volte due vite per potersi stringere la mano, hanno bisogno di un aiuto invisibile...davvero a volte si ha bisogno di coincidenze fortuite, di giochi del destino, di un aiuto da qualche parte del cielo, per spezzare umane distanze di spazio e tempo...

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Autunno cittadino

La pioggia che cade sui selciati,
il vento che lima dal volto le estati,
pagine gialle che corrono sopra i ponti,
anche le mie lettere d'amore,
pallidi fiori nel mezzo delle piazze vuote,
campane disserrate la domenica,
la gioia dei ritorni bussa alle porte socchiuse,
spalanca negli sguardi rossi tramonti,
anche nei diari di una giovane viaggiatrice,
improvvise nubi rigonfie sopra i mari,
nostalgiche speranze di ritrovarti.

(20-08-04)

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Il dolore di crescere

Bastava poco. Forse nemmeno un sorriso.
Eri lì perché lì erano la strada e la casa,
perché lì era il mio mondo. Bastava poco.
Un sorso d'acqua fresca bevuto dalle tue mani,
un protenderti le braccia cascando dal sonno.
Bastava poco. Come un cielo bigio e l'indomani
l'azzurro, come la franchezza del tuo amore.
Ora quel poco non basta più. La sete
d'un gesto spontaneo, la trasparenza sincera
di due occhi nel sogno. Il dolore di crescere.
Tu che nulla mai hai promesso, hai dato
al mio cuore tutto l'affetto di cui avevo bisogno.
Bastava poco, e non c'è giorno che non passi
senza che io perda a poco a poco negli altri
quel tuo amore fraterno.

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La mia infanzia

Non chiedermi di perdonarti.
I bambini lo sai, son testardi.
Non crescono che per amore.
Di quale vita potrà mai ringraziarti
una crisalide che non sa volare?
Non chiedermi di perdonarti.
Ma ridammi la mia infanzia.
Se puoi. La mia libertà.

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Padre

Non è inchiostro il sangue,
un contratto d'amore,
da mano sventata
a mano incosciente,
né un debito
che ancora devo pagare
per pulire la coscienza
del mio processore.
Sono libera adesso
d'avere il cuore in catene
ed odiare
ed amare
come fosse solo tua la pena
padre d'avermi sconfitta.


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Spiriti Lunari

Vedi il bianco pallore obliquo della notte -
l'ammasso meteoritico di luna e stelle -
luminose facce mimate
e pezzi tralucenti di anime
dannate o indifferenti esistenze?
Vedi il mio volto proteso
fra queste immagini disperse
che si dà forma e poi di nuovo cade
in vertiginosi spazi
di tempi ed abissi scomposti -
passato e presente
senza una sagoma, una sostanza -
così evanescenti
luoghi di magiche proiezioni,
dove appesi forse stanno ridenti
il tuo destino ed il mio spirito?

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