Nerina

disegno rosa

Nerina, la prima che mi accolse a NPS, da li una lunga amicizia, tante cose da dire, ma non sono molto bravo con le parole.
Conosciuta che era solo una giovane studentessa universitaria ora lavora in una casa editrice, bravissima poetessa come potrete leggere voi stessi.
Lascerò alle sue parole presentarsi.

Marte

Eccomi qui, a spiare Marte alto, nella notte d'agosto.
Prima di me, di noi, solo l'uomo di Neanderthal lo vide e, forse, non pensò niente; mi sento protagonista della storia.
Se ora qualcuno mi chiedesse informazioni, mi perderei nel dubbio, nella disconoscenza, ma lascerei comunque alta la stella nel cielo, le dedicherei i più bei pensieri d'amore.
Eccoci qui, a scrutare noi stessi di nuovo, i nostri sogni, le nostre illusioni sotto forma di corpo celeste, particolare, unico, forse una rivelazione del domani?…
Ma se apro bene gli occhi quello lassù è un pianeta freddo, inanimato, eterno, ed io sono solo un piccolo insetto che si dibatte nell'infinito.
Nell'altra stanza c'è un uomo che ha scordato la vita e si commuove ad una primitiva apparizione, che gli ricorda la paura di Dio. Dall'altro lato della strada, un'anziana signora vorrebbe partecipare alla magia collettiva, ma nessuno condivide più con lei il buio del cielo. Ci sono persone che ridono davanti uno spettacolo e non sanno che Marte non tornerà; uno scienziato che intuisce profezie che risolveranno il mondo ed una ragazza che sorride col cuore a pezzi per la sua miscredenza.
Storie di solitudine.
Marte per noi, per tanti umori, per tanti versi, per tante chimere…
Ma se si priva l'universo del sentimento, che cosa rimane davvero? Una luna tonda, delle stelle appuntite, pianeti incomprensibili come la terra che si calpesta.
Stanotte ho pensato che l'uomo non è niente, non può voler essere niente, senza l'amore che ha dentro

Nerina