Passato…
Me lo ricordo ancora come fosse ora,anche se non ci penso
spesso,anche se il tempo che passa non lascia il posto che ai ricordi,levigando
sensazioni e brividi.
Ogni giorno sempre più,la colazione fatta con Amore davanti a te,la
bicicletta insieme per andare al bar a chiacchierare con le tue amiche,la
mente che volava avanti e assaporava poco la tua voce,la tua figura,i tuoi
pensieri e intanto crescevo e perdevo il tempo che mi avevano concesso con
te e intanto non so nemmeno ora dove sono,ma so che se sono qualche cosa
di buono lo devo molto anche a te…a te che al mattino scivolavi dentro
la mia anima raccontandomi le avventure della tua lunga vita,una voce che
come un campanello mi riportava al presente di allora che troppo in fretta
è diventato passato,e intanto crescevo senza sosta e diventavo un
piccolo uomo anche grazie a te.
Guardavamo le stelle d'estate pensando e sognando a tutto quello che
avremmo potuto avere presto,non appena io fossi cresciuto e il giorno tra
un giretto in chiesa a messa,per qualche amica che se n'era andata
sempre troppo presto,per te…e il tuo grigiore in viso pensando di
essere la prossima ad andare Via portando pace e amore anche nel cielo ma
lasciando i figli e i nipoti allo sbando del tempo che passa,per noi come
per te…e intanto crescevo in fretta lasciando i sogni di bimbo nel
campetto dietro a casa,proprio dove avevo trovato quella cucciolata di gattini
alla quale portammo latte e biscotti,ai quali trovammo nuovi amici che li
adottassero e intanto crescevo e non giocavo più alle macchinine
sotto casa facendo gare sempre più spericolate,e intanto crescevo
e non giocavo più con i soldatini perché mi spiegavi che la
guerra non è bella,mi spiegavi di quando portarono via il nonno insieme
ad altri lavoratori italiani e lo fecero appoggiare al muro,senza la possibilità
di guardare se sarebbe stato proprio lui o uno dei suoi compagni ad essere
giustiziato in piazza davanti a tutti i parenti,solo per guerra,solo guerra
e intanto crescevo e tu invecchiavi…
E io non sono più quello che ero,non sogno più di diventare
veterinario,non sogno più di trasferirmi vicino a te,non sogno più,anche
se cosi forte mi hai insegnato che sognare è importante quanto rispettare
la vita,la mia,quella degli altri,la vita…ma i sogni si infrangono
con il dolore,e intanto si alza un muro tra noi e gli altri,sapendo bene
che è un muro impenetrabile,costruzione di dolore e sangue,che nessun
campanello magico può attraversare,e intanto crescevo io con il mio
muro.
E grido al silenzio,muto ma straziante…e sono cresciuto anche se non
sono ancora un uomo come avresti voluto tu ed è cresciuto anche il
mio muro…solo due cose nonna:
Grazie di tutto e scusa se ti sto deludendo.
HL-