Anime in gioco.
Luigi:
Freddo,fa sempre tanto freddo in queste notti in cui aiuto
Luigi.Il porto di notte si anima di colpo,tra il rumore delle onde che sbattono
sugli scogli e le grida dei nottambuli,che siano prostitute,spacciatori,ubriaconi
o pescatori come il mio capo serale.La barca ondeggia in maniera musicale
tra un do e un re,il legno scricchiola e io,scherzando,ma nemmeno poi tanto
dico sempre a Luigi che dovrebbe controllare un po'i vari chiodi,assi,travi
e timone che ci porta al largo ogni notte di questi due mesi invernali.Le
luci della citta'dal mare ricordano tante piccole lucciole,e i lampioni
delle strade di collina sembrano un piccolo,lungo tortuoso serpente appoggiato
a terra.Stasera Luigi ha il volto serio,i suoi occhi sono spalancati e questo,soprattutto
questo e'il particolare che mi colpisce di piu',di solito,lui ma un po'tutti
i pescatori,tengono gli occhi socchiusi,forse per ripararsi dall'inevitabile
vento,forse per il loro essere schivi e distanti da tutto quello che non
e'il loro mare.Le parole,le sue,quelle che da li a poco mi avrebbe vomitato
davanti come un male da espellere a tutti i costi,erano bloccate sulle labbra,grandi
gocce di acqua salata bloccate nei suoi occhi castano verdi,le sua mani,forti,grandi
e possenti erano abbandonate l'una dentro l'altra,le sue spalle orgogliose
erano curve e senza dignita'.
-"Luigi,che succede,dimmi..."
-"Massi,sto pensando a quanto tempo ancora posso avere per stare con
mia moglie,il male,quel brutto male che la sta corrodendo da dentro,quel
bastardo viscido lurido malanno che ha colpito la persona sbagliata della
mia famiglia,lo sai massi,lo sai cosa provo ancora per lei,dopo tutti questi
anni,lo sai,come potro'vivere dopo di lei?Massi,sto male,massi..."-
Lacrime abbondanti e sincere,le sue mani forte sulle mie spalle deboli,la
sua stretta,la sua barba pungente sulle mie spalle,certe notti,certe anime,certe
storie toccano anche il fondo buio di chi un cuore non ce l'ha...
Lo faccio ridere un po',o almeno ci provo,le mie stupide imitazioni,le mie
battute,i miei sorrisi e le mie risate quando inciampo un po'per finta e
un po'perche'sono stanco di non dormire,la tensione si calma,i suoi occhi
si asciugano,i miei si bagnano un poco,il tempo passa e non fa mai prigionieri.
La notte passa,le nuvole si rincorrono sull'acqua specchiandosi vanitose
come adolescenti nelle domeniche in citta'.
-"Massi,non perdere tempo qualunque sia la cosa che decidi di fare,qualunque
sia la strada che tu vuoi percorrere,fallo.Parti,corri incontro alla tua
felicita',perche'ogni istante felice potrebbe essere l'ultimo,vivi Massi,vivi
perche'solo vivendo crescerai facendo crescere chi ti ama,e ama massi,ama
la tua donna come io amo ancora mia moglie,anche prima di sapere che da
un giorno all'altro,potrei tornare a casa e vederla addormentata,per sempre.Ama
massi,ci vediamo domani notte,alle due come sempre,e come sempre alle sette
colazione da alberto,cappuccino e brioches,perche'anche quello e'vivere
massi...e...scusami se ogni tanto ti parlo in modo paterno,e'che sei cosi'giovane..."-
-"Ciao Luigi,ci vediamo domani..."
Papà:
Lo sapevano tutti,lo sapeva anche lui,lo sapevo anche io.A volte dormire
fa piu'male che non dormire per mesi.Lo sapevano tutti e tutti,forse ingenuamente,davano
il loro consenso.Era un padre,come tanti,non aveva un bellissimo rapporto
con suo figlio.Era severo,era duro e a volte era assente.Era come doveva
essere uno come lui,lo sbirro cattivo,la parte distaccata della famiglia.Lui
era suo padre e voleva un grande bene a suo figlio A.L'anno scorso quando
mori'sua moglie si trovo'a riversare tutto l'amore che aveva dentro su di
un figlio che in effetti conosceva poco,difficile,ma non impossibile.Parole
su parole,liti su liti,poi le fotografie,lui e A.con dietro la donna che
li univa.Lacrime e pianti di entrambi.Fragile A. e delicato suo padre,forte
e speciale la loro donna,mamma/moglie.A volte,certe volte,il destino e'beffardo
o solo crudele.Quest'anno,in una citta'in cui ci sono 10 incidenti mortali
al mese,in questa citta'dove sono piu'le persone che vedi sul giornale in
bianco e nero che quelle che riesci a rivedere tre volte in un anno,in questa
cazzo di citta'A. e la sua moto hanno sbattuto contro il loro destino e
sono partiti,insieme,verso l'azzurro.Papà,parola strana per lui,sentirsela
dire era un miracolo,detta da A.era semplicemente amore.Passano i mesi e
l'uomo che un anno fa dovette mettere via le fotografie,i vestiti e gli
oggetti di sua moglie in una scatola e metterli in soffitta,ora si ritrovava
a dover fare lo stesso con le cose di suo figlio.
Certi giorni,certe anime,certe storie sono vicende che toccano anche il
cuore di uno che il cuore non lo ha piu'...Allora sei li'che leggi il giornale
e in prima pagina vedi il viso di un uomo,in bianco e nero,il trafiletto
parla di un padre,di un figlio e di una donna.Le parole che riesco a distinguere
tra una lacrima e l'altra sono tempo,destino,famiglia e amore,strana sorte,strana
vita e strano pensare che ora,solo ora,nella morte di una famiglia,quella
famiglia trova la vicinanza e la vita insieme,e allora,folle come sono,mi
sembra di vederla quella foto formato tessera,piccola,scura,mi sembra di
vedere un sorriso che si allarga in quell'immagine,mi sembra di vedere un
sorriso simile a quello di A.In una citta'dove un uomo disperato e con la
vita distrutta puo'comprare una pistola con poche centinaia di euro,forse
non verrano i fantasmi dei natali futuri a risvegliare le nostre anime,ma
del natale presente,mi rimane un sorriso sincero stampato su di una notizia
di cronaca nera.
-"Arrivederci presto,mi saluti A."-
Massisenzacuore Dicembre04