Io sto dall'altra parte

Io sto dall'altra parte
del dolore delle grida
delle voci nella testa
io vivo nella stanza del telefono
nel divieto dei coltelli
nella conta delle sigarette
nell'onta degli armadi chiusi a chiave
-le paure, a chiave pure quelle-

io sto dall'altra parte a consolare
assaggio il Serenase
con la punta della lingua
per capire quanto corpo s'addormenta
quanta anima rimane
aggiorno con coscienza
pile di cartelle cliniche
annoto i cambiamenti dell'umore
-le vite, sempre uguali-

io faccio l'altra faccia
scrostando le mie colpe
mi lacero ogni fibra
scomposta da sorrisi andati al macero
artiglio le miserie
del mio vivere normale
sfiorando quasi salva
i mondi visionari
i controcanti al vuoto
i minimi bisogni
scardinati dal terrore

io sto dall'altra parte come un naufrago
che si rallegra di galleggiare ancora
sull'ultimo legno
alla deriva

dueanime