Al mercato degli uomini piccoli
Mauro Pelosi

Al mercato degli uomini piccoli

Ti erano rimasti solo pochi soldi quel
giorno di settembre andato a far la
spesa. Lì su quel bancone costavo
solamente i soldi che tu avevi ti vidi un po'
indecisa.
E non ero niente, e non ero niente.
Poi lo ricordo non mi sembrava vero mi
stavano incartando, mi avevi comperato.
Dentro la tua borsa già mi portavi via
e solo dopo poco io ero a casa tua.
E non ero niente, e non ero niente.
Da sempre ero lì, da sempre ero lì
col mio solito numero incollato
sulla fronte, col valore modesto
di chi è solo poco nella vita.
Da sempre ero lì, da sempre ero lì
come tanti aspettavo che qualcosa
accadesse, come tanti io volevo
una donna che si accontentasse
di me.
Se non ti ho delusa, allora son contento
vuol dire che non mi hai visto con gli
occhi della gente. E non ho scordato
quel giorno di settembre quel lurido
bancone e i tuoi occhi splendenti.
E non ero niente, e non ero niente.
Da sempre ero lì, da sempre ero lì
col mio solito numero incollato
sulla fronte, col valore modesto
di chi è solo poco nella vita.
Da sempre ero lì, da sempre ero lì
come tanti aspettavo che qualcosa
accadesse, come tanti io volevo
una donna che si accontentasse
di me.