Charles Bukowski Poesie - biografia

foto di Charles Bukowski

Henry Charles Bukowski Jr.

- detto Hank - (Andernach, 16 agosto 1920 – San Pedro, 9 marzo 1994)

Poeta e scrittore statunitense.

Bukowski nacque ad Andernach (nella regione della Renania-Palatinato in Germania), dove sua madre, tedesca, incontrò suo padre, un soldato polacco-americano, durante l'occupazione tedesca alla fine della prima guerra mondiale.
All'età di due anni la sua famiglia si trasferì a Baltimora, nel Maryland, per poi spostarsi a Los Angeles, in California. Durante la grande depressione, il padre di Bukowski fu spesso disoccupato, e a detta del figlio, manesco e ingiurioso. Dopo essersi diplomato alla Los Angeles High School, Bukowski frequentò il Los Angeles City College per un anno seguendo corsi di arte, giornalismo e letteratura.

incipit di Post Office di Charles bukowski

Cominciò per sbaglio.
Si era sotto Natale ed ero venuto a sapere dall'ubriacone che stava un po' più su, sulla collina, e che a Natale ci provava sempre, che avrebbero assunto più o meno chiunque, e così ci andai, e prima che potessi rendermi conto di quello che stava succedendo ero lì con la sacca di cuoio sulle spalle a girare tutto il giorno a piedi a girare in lungo e in largo. Che lavoro, pensai. Facile! Leggero! Ti danno solo un paio di isolati e se finivi prima il postino fisso ti dava un altro isolato, oppure tornavi in ufficio ed era il capo a dartene un altro, ma tu te la prendevi comoda e dovevi solo infilare quei cartoncini di auguri nelle cassette.
Fu più o meno al secondo giorno come postino natalizio straordinario che arrivò questo donnone che cominciò a venire in giro con me a consegnare le lettere. Dico donnone perché era grossa, nel senso che aveva il culo grosso, le tette grosse ed era grossa in tutti i punti giusti. Sembrava un po' matta ma io continuavo a guardarle le tette il culo e il resto e mi andava bene così.
Parlava e parlava e parlava. Poi venne fuori. Suo marito lavorava su un'isola, lontano, e lei si sentiva sola, capite, e viveva in una casetta in una stradina laterale.
-Quale casetta? -, chiesi. Lei scrisse l'indirizzo su un pezzo di carta.
-Anch'io mi sento solo- , dissi, - stasera vengo da te a fare quattro chiacchiere-.
Io avevo una donna, abitavamo insieme, ma lei non c'era quasi mai, era sempre da qualche altra parte, e anch'io mi sentivo molto solo. Soprattutto con quel culone che mi camminava a fianco
- va bene -, disse lei, - ci vediamo stasera-.
Non era male, davvero, era una bella scopata, ma come tutte le scopate dopo la terza e la quarta notte cominciai a perdere interesse e non ci tornai.
Ma non potevo fare a meno di pensare, Dio mio, questi postini non fanno altro che infilare le loro lettere nelle cassette e farsi scopare. Questo è il lavoro che fa per me, ooh, si si si.