Miguel Torga Craveirinha

ritratto di Miguel Torga

biografia

pseudonimo di Adolfo Correia da Rocha (São Martinho de Anta, 12 agosto 1907 – Coimbra, 17 gennaio 1995)

Scrittore e poeta portoghese, primo vincitore del Premio Camões nel 1989.

Figlio degli agricoltori Francisco Correia Rocha e di Maria da Conceição Barros, nacque a São Martinho de Anta al di sopra del Duero (nel nord del Portogallo). Fece i suoi primi studi presso un seminario cattolico di Lamego, poi, dopo la partenza del padre per il Brasile nel 1920, si iscrisse all'Università di Coimbra, dove studiò Medicina - e poi Otorinolaringoiatria - e rimase sino al 1933. Tornato nel suo villaggio natale, iniziò a pubblicare i suoi primi racconti per alcune riviste letterarie per tutta la fine degli Anni Trenta; tuttavia le sue prime poesie risalgono al 1928.

Tornò poi a Coimbra, dove gli fu offerto di diventare un accademico.

A 27 anni assunse lo pseudonimo di Miguel Torga per onorare quelli che per lui erano i maggiori autori della Letteratura iberica: Miguel de Cervantes, l'autore del Don Chisciotte, e Miguel de Unamuno, scrittore e filosofo all'epoca ancora vivente; Torga in onore dell'erica, la pianta di montagna che gli era particolarmente cara.

Autore di romanzi (Vendemmia, 1945), racconti (Montagna, 1941) e drammi (Mare, 1941), è conosciuto soprattutto per la sua produzione poetica: la sua carriera letteraria iniziò infatti con una raccolta di poesie, Ansiedade (1928), cui seguirono Il secondo libro di Giobbe (1936), Alcuni poemi iberici (1952) e Orfeo ribelle (1958), opere in cui è espressa una poetica di esaltazione dell'individuo a confronto con le ingiustizie e la sofferenza del vivere.

Nel 1937 uscì la Creazione del mondo, primo volume di un vasto ciclo autobiografico; del 1941 è il Diario, in cui lo scrittore espresse la sua opposizione al fascismo e la sua irriducibile avversione per ogni forma di tirannia: opera d'inizio di una lunga serie, dal punto di vista stilistico si presenta come un interessante intreccio di poesia e prosa, in cui trovano spazio riflessioni morali, notazioni culturali e di critica sociale, abbozzi di racconto, note paesaggistiche e testi di alto valore poetico.

"Arrivo, accendo il camino, mi accomodo sul divano
e passo ore interminabili guardando in silenzio
le fiamme, immerso in una bruma di sentimenti ai quali
non riesco a dar voce.
É qui dove sento con più crudezza che mai potrò dare
espressione alla profondità della mia anima."

(Miguel Torga)