Nessuno, assolutamente nessuno
All' improvviso oggi ho dentro una sensazione assurda e giusta. Ho capito,
con una illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente
nessuno. Nel balenio del lampo quella che avevo creduto essere una città
era una radura deserta; e la luce sinistra che mi ha mostrato me stesso
non ha rivelato nessun cielo sopra di essa. Sono stato derubato dal poter
esistere prima che esistesse il mondo. Se sono stato costretto a reincarnarmi,
mi sono reincarnato senza di me, senza essermi reincarnato.
Io sono la periferia di una città inesistente, la chiosa prolissa
di un libro non scritto. Non sono nessuno, nessuno. Non so sentire, non
so pensare, non so volere. Sono una figura di un romanzo ancora da scrivere,
che passa aerea e sfaldata senza aver avuto una realtà, fra i sogni
di chi non ha saputo completarmi.
Penso in continuazione, sento in continuazione; ma il mio pensiero è
privo di raziocinio, la mia emozione è priva di emozione! Da una
botola situata lassù, sto precipitando per lo spazio infinito, in
una caduta senza direzione, infinitupla e vuota. La mia anima è un
maelstrom nero, una vasta vertigine intorno al vuoto, un movimento di un
oceano senza confini intorno ad un buco del nulla, e, nelle acque, che più
che acque sono turbini, galleggiano le immagini di ciò che ho visto
e scritto nel mondo: vorticano case, volti, libri, casse, echi di musiche
e spezzoni di voci in un turbine sinistro e senza fondo. E io, proprio io,
sono il centro che esiste soltanto per una geometria dell'abisso; sono il
nulla intorno a cui questo movimento gira, come fine a se stesso, con quel
centro che esiste solo perchè ogni cerchio deve possedere un centro.
lo, proprio io, sono il pozzo senza pareti ma con la resistenza delle pareti,
il centro del tutto con il nulla intorno.
E in me è come se l'inferno ridesse, senza neppure l'umanità
di diavoli che ridono, la follia starnazzante dell'universo morto, il cadavere
girante dello spazio fisico, la fine di tutti mondi che fluttua oscuramente
al vento, disforme, fuori del tempo, senza un Dio che l'abbia creata, senza
neppure se stessa che sta girando nelle tenebre delle tenebre, impossibile,
unica, tutto.
Poter saper pensare! poter saper sentire!
Mia madre è morta molto presto, ed io non l' ho conosciuta.